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Lui & Lei

SARA secondo capitolo


di trikeko0
28.03.2024    |    69    |    2 6.0
"Ad un certo punto anche io emisi un lamento di piacere lei mi guardò fissa negli occhi e mi disse : GUAI A TE SE TE NE VIENI LO VOGLIO NEL CULO..."
SARA SECONDO CAPITOLO

Dal precedente racconto
Si alzò barcollante e si sdraio sul letto cosa che feci anche io ci riposammo un poco e poi…………………………..

SEGUITO

Sara si alzò barcollante e si sdraio sul letto cosa che feci anche io ci riposammo un poco e poi mentre ero con gli occhi chiusi sentii una mano poggiarsi sul mio cazzo.
Subito cominciò a fare un lentissimo su e giù molto stimolante allungai una mano anche io e incontrai la coscia carnosa di Sara la accarezzai un po' e cercai di arrivare alla fica ma lei mi fermò dicendomi di stare rilassato . Ovviamente io ubbidii e lentamente il mio fratellino cominciò a svegliarsi fino a diventare un signor cazzo .
Dopo alcuni istanti sentii Sara muoversi e, dopo che mi venne sopra, sentii la sua lingua sul mio cazzo e fare colare un mare di saliva si spostò ancora e si mise a smorzacandela facendosi infilare il cazzo in un solo colpo io aprii gli occhi e vidi Sara con la testa all’indietro con le mano sulle tettone strizzarsi e tirarsi i capezzoli fino a farsi male .
Allungai le mano per fare io quel lavoro ma lei aperti gli occhi mi guardò e mi disse di stare fermo e immobile . Sara non faceva su e giù ma avanti e indietro in questo modo strofinava il clitoride sul pelo del mio pube dal canto mio IO stavo fermo e rilassato anche perché quel tipo di movimento non mi avrebbe di certo portato all’orgasmo .
Sara continuò per almeno un quarto d’ora tra
MMMMMM QUANTO MI PIACE
CHE BEL CAZZO DURO CHE HAI
HO IL CLITO IN FIAMME MA MI PIACE
Nel frattempo continuava a tormentarsi i capezzoli come se non ci fosse un domani .
Ad un certo punto anche io emisi un lamento di piacere lei mi guardò fissa negli occhi e mi disse : GUAI A TE SE TE NE VIENI LO VOGLIO NEL CULO .
Sinceramente a quelle parole stavo per soccombere ma riuscii a trattenermi . Ad un certo punto si fermò poggiò le sue mano sul mio petto si sollevò fino a fare quasi uscire la cappella mi guardò con uno sguardo annaccuato dal piacere si calò di colpo infilandosi il cazzo fino alla radice urlò tutto il suo orgasmo si tolse di colpo e uno schizzo le usci dalla fica slabbrata arrivandomi fino in faccia .
Avevo la pancia il torace il cazzo (palle comprese) e le cosce piene del suo liquido .Quello che mi era arrivato in faccia cercai di leccarlo, aveva un sapore indefinito tra l’aspro e il dolce, ma so solo che era fantastico .
Sara si accasciò su di me col respiro corto strofinandosi sul mio corpo dicendomi che le piaceva da matti .
Mi guardò negli occhi e mi disse che era arrivato il mio turno .
Mi alzai dal letto la feci mettere a pecorina e lei si allargò le natiche pensando che volessi subito incularla ma io le andai dietro e le infilai tutta la lingua nella fica emise un gemito di piacere allargò le grandi labbra dicendomi di leccargliela per bene .
Cominciai un lavoro di lingua a spatola da manuale ad ogni passata la sua fica si apriva sempre di più e colava liquido in continuazione appena le infilai due dita dentro mi chiese di continuare che stava per godere di nuovo ,incominciò ad ondulare i fianchi, all’inizio lentamente poi sempre più veloce ma non riusciva a godere così le infilai il pollice nel culo di colpo mandandolo tutto dentro e incominciando a ruotarlo all’interno . I movimenti di Sara si fecero convulsi e quasi incontrollati ed esplose in un orgasmo fantastico vibrava tutta cadde supina sul letto sempre con le mie dita infilate nei suoi pertugi diedi gli ultimi colpi e le sfilai … erano fradice di un liquido semi biancastro e denso ,provai ad assaggiarlo , ma non mi piaceva molto era asprissimo .
Mentre Sara si riprendeva io le salii dietro e le infilai il cazzo in fica diedi qualche colpo lo sfilai e lo puntai dritto alla rosetta del buco anale e senza dargli il tempo di capire diedi un colpo di reni e il mio cazzo entrò per oltre la metà nel suo culo. Lei dal canto suo mi dava del bastardo che gli faceva male e che dovevo togliermi ma io non ci pensavo nemmeno e diedi un altro colpo così da infilare tutto il cazzo dentro il suo culo bianco .
Mi fermai un attimo con lei che continuava a dirmi che non era stato giusto che ero un bastardo e che con me non avrebbe più scopato ma intanto non si toglieva e neanche dava segno di farlo.
Cominciai un lento movimento di avanti e indietro facevo arrivare la cappella più in fondo che potevo per poi ritirare il cazzo fino allo sfintere e muovevo la cappella avanti ed indietro di pochissimi centimetri tre o quattro colpetti poi tutto in fondo .
La cagna cominciò a mugolare dicendo di non smettere che per la prima volta in vita sua stava godendo con un anale .
Anche io ero al limite ma il mio orgoglio di maschio mi impediva di venirmene .
Ad un certo punto la sentii tremare come poco prima implorandomi di continuare che era bellissimo perche era lento e lungo un orgasmo che lei stessa dopo che si fu ripresa lo definì DEVASTANTE .
Continuai a muovermi ma ormai ero arrivato tirai fuori il cazzo gli diedi un paio di colpi di mano e il primo schizzo le arrivò fino al collo immediatamente lo rinfilai tutto nel budello scaricando una quantità di sborra da definirsi industriale .
Nel frattempo lei aveva portato la mano destra al collo prendendo quanta più sborra poteva e portarsela alla bocca leccandola avidamente.
Quando ci riprendemmo sembrava che ci avessero preso a botte .Sara aveva tutti i capelli fuori posto e due occhiaie così profonde da sembrare il risultato di due pugni .
Dal canto mio ero sconvolto la testa mi ronzava e avevo la gola secca neanche avessi attraversato il deserto a piedi.
Sara mi venne vicino mi diede un bacio sulla spalla e mi disse : GRAZIE ERA DA TANTO CHE NON SCOPAVO COSI’ BENE . Le dissi che anche a me era piaciuto moltissimo e che mi sarebbe andato di rivederci . Mentre parlavo le squillò il telefono era la sua amica con cui divideva le spese del monolocale e dai discorsi che fecero capii che lei sapeva del nostro incontro e che voleva sapere come fosse andata Sara fu molto parsimoniosa di dettagli ma le disse che era andata alla grande e che le avrebbe raccontato tutto quella sera davanti ad una pizza .
Mi accompagnò alla macchina e ci lasciammo con la promessa che ci saremmo risentiti.
Per alcuni giorni ci fu silenzio poi una mattina mi chiama e mi dice che la sua amica voleva conoscermi e incontrare insieme a lei praticamente voleva farlo in tre e ………………………ma questa è un’altra storia.

Graditi commenti
Un bacio alle signore e una stretta di mano ai signori

P.S.
Ricordo a tutti che i miei racconti sono tutti veri e solo i nomi sono cambiati.

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